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IL SINDACO DI PANICALE GIULIO CHERUBINI

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Panicale:

Il territorio di Panicale, abitato dagli Etruschi, divenne un rifugio sicuro per i soldati romani sfuggiti alla battaglia del Trasimeno, vinta dai Cartaginesi di Annibale. Dopo la caduta dell’Impero Romano e la fine del dominio longobardo, Panicale si dichiarò libero e indipendente da qualsiasi dominazione esterna nel 1037, diventando così uno dei primi Comuni italiani a farlo. Nel XIII secolo, accettò la signoria di Perugia, ma nel 1316 riacquistò la sua autonomia come libero Comune con un proprio governo. Il centro storico di Panicale ha conservato intatto il suo impianto medievale tipico.

Tra le due porte d’accesso, Porta Fiorentina e Porta Perugina, si estendono tre piazze su tre livelli diversi: nella piazza più bassa si trova una fontana quattrocentesca, nella seconda piazza si erge l’imponente Collegiata di San Michele, simbolo del potere religioso, mentre nella terza piazza più alta si trova il Palazzo del Podestà, che rappresenta il cuore del potere politico.

Tra i monumenti di grande valore artistico spiccano la splendida Fontana, la Collegiata di San Michele Arcangelo, un eccellente esempio del barocco umbro, il Palazzo del Podestà, un edificio del Trecento con finestre ad arco ogivale doppio e un alto campanile visibile anche dalla valle sottostante, e il Teatro Cesare Caporali, uno dei più piccoli in Umbria.

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